Il progetto video dal titolo Familiae ha come soggetto principale la storia di una famiglia veneziana del secondo dopoguerra ripercorsa attraverso i racconti narrati dai figli, i nipoti e i luoghi che hanno visto intrecciarsi il loro vissuto.
Prendendo spunto dal testo di Sciascia Il teatro della memoria, il progetto intende mettere in luce una zona d’ombra della famiglia in questione, raccontando quelle vicende private mai dimenticate ma assopite in un silenzio pudico e quasi obbligato. Il racconto di Sciascia diviene quindi paradigma di un’amnesia, un “intervallo” tra il vissuto e la fantasia, indotta più dal desiderio di nascondere che dal voler dimenticare.
Così come in una casa dopo l’incendio viene in luce il problema architettonico fondamentale, la struttura e la cornice dell’intreccio che regge l’intera narrazione diventa protagonista e, di conseguenza, le voci parlanti uno sfondo da cui attingere.