“Ogni famiglia nasconde qualcosa dietro l’ombra di un silenzio o in alcune parole non dette o pronunciate solo per metà; Silvio Tanzi è solo una di queste sagome poco illuminate. Lo zio mai conosciuto di Natalia Ginzburg e il fratello di Drusilla Tanzi, moglie di Eugenio Montale, era un musicista che ‘sapeva suonare poco e male’ come lo inquadrava la madre, eppure capace di riscrivere le musiche per il Peer Gynt di Ibsen, dirigere Pagliacci del Leoncavallo e il Fedora di Giordano; il tutto a poco più di vent’anni.
Il documentario Il beco del chelo del melo racconta le continue ricerche di un zio scomparso in circostanze misteriose da parte della sua nipote; l’intera vicenda avviene nei primi anni del dopoguerra.
Il beco del chelo del melo è il capitolo successivo a Il baco del calo del malo.
La storia è narrata dai componenti della mia famiglia.
L’archivio fotografico e le immagini in pellicola in 8 mm, usate per il documentario, sono di diverse generazioni della mia stessa famiglia.”
di Daniele Zoico