L’intervallo perduto

Se l’ ”adesso” non significa nulla e la nostra percezione del tempo è più una convenzione che una realtà, è possibile comunque quantificare un’ora e, per una convenzione produttiva e capitalistica come l’ora solare, farla sparire e riavvolgerla su se stessa.
Questa fotografia ai sali d’argento restituisce quell’ora perduta, in una posa di 60 minuti alle 3 di notte, quando la convenzione si manifesta in un automatismo che regola i nostri orologi.
Una fotografia notturna che ritrae un orizzonte sul mare senza luci: Un’immagine che sarebbe impossibile da produrre a causa dell’effetto Schwarzschild, noto anche come difetto di reciprocità, che caratterizza le lunghe e le brevi esposizioni.
Come se al dilatarsi e al frammentarsi del tempo catturato da una macchina fotografica analogica venisse meno la quantificazione del tempo stesso.
Una fotografia che documenta e, al tempo stesso, si fa testimone, di un intervallo perduto.

Fotografia
Stampa ai sali d’argento su carta baritata da negativi 120 Ilford 3200 ISO
100 x 100 cm
2024

L'intervallo perduto