Il progetto vuole valorizzare il Museo di Malamocco, in particolare far conoscere i reperti recuperati durante le campagne di scavo degli anni 90 in Campo della Chiesa che si potranno ammirare dopo l’intervento manutentivo per la sua messa in sicurezza da parte del Comune di Venezia; manufatti che si trovano all’interno della prima stanza in teche sospese, nelle quali gli oggetti sembrano fluttuare nello spazio-tempo provenendo dal XIII secolo per arrivare a noi. Il visitatore potrà “leggere” tali reperti, identificati da prismi in ottone brunito numerati, sia osservandoli direttamente, sia acquisendone la didascalia corrispondente al numero, da un cartoncino plastificato a disposizione in un contenitore affiancato alla bacheca grande. Si tratta di frammenti di ceramica o maiolica, alcuni interi, testimonianze del sito abitativo/amministrativo del primo Palazzo Pretorio o del Podestà antistante la chiesa.
Attraversare idealmente questo Museo, sul filo del racconto leggendario e storico di Alberto Toso Fei, significa volgere lo sguardo alle dinamiche di un sistema Laguna, di un luogo estremamente cambiato e che si trasformerà ulteriormente, ma che ha reso possibile lo sviluppo della Città di Venezia.
Format
Il format è stato pensato per porre l’accento su quali siano stati i percorsi storico-linguistici fondanti la Città di Venezia. Lo sguardo al futuro, invece, riguarda le ricerche archeologiche per sostenere l’importanza dell’enorme Patrimonio culturale e archeologico, di cui è erede il Comune di Venezia.
Luoghi coinvolti nelle riprese
- Esterni a Malamocco presso il Palazzo del Podestà. Lido di Venezia.
- Esterni Piazzetta San Marco.
- Esterni Ottagono Abbandonato Malamocco
- Esterni Ottagono di Poveglia.
- Interni Ca’ Farsetti e Ca’ Loredan, sedi del Comune di Venezia, uffici degli assessori.
- Interni Scuola dei Bocaleri, Giardini Venezia.
Programma
Direzione progetto di Franca Zannoni e Francesco Coralli.
Riprese e montaggio di Daniele Zoico, titolare della Danto Production.
Tutte le giornate non sono in presenza ma sono state registrate durante il mese di settembre a causa delle restrizioni sanitarie imposte dal covid-19, e saranno visibili sul nostro sito e sulle nostre pagine social e sul sito dei 1600 anni di Venezia.