La fragilità come uno stato limite, determinato dalla rottura di un particolare equilibrio.
Questo è il concetto che ha il proposito di esprimere Sculturafragile attraverso il dialogo con gli spazi del Museo Correr; ponendosi come membrana con la quale confrontarsi per poter accedere alla maestosità ed eleganza della Galleria Napoleonica, essa induce il visitatore a riflettere sulle proprie sensazioni visive e tattili.
La fragilità diventa quindi palpabile ma ancor più l’equilibrio ad essa sotteso e le cuciture, come vere e proprie “suture”, evocando e contrastando le superfici marmoree del contesto intorno, rimandano alle tracce di una rottura già avvenuta, vere e proprie ferite rimarginate ma suscettibili di nuove lacerazioni.
due fogli di carta velina cuciti a mano
1,40 x 2,84 m
2010