Europa 11 è una suite composta da tre ritratti di atleti, eseguiti fra il 2009 e il 2011. Ciascuno dei tre movimenti è stato composto attraverso la giustapposizione di immagini d’archivio e di citazioni testuali.
Ne La scena emisferica, episodi della vita dell’atleta namibiano Frankie Fredericks sono raccontati attraverso l’ossessione di un turista che si reca in Namibia ogni anno. Una sorta di diario, dove i sentimenti del turista si confrontano con la frustrazione e i fallimenti nel realizzare un’autentica esperienza del paesaggio. Frankie Fredericks vinse quattro medaglie d’argento nei 100m e nei 200m, nelle Olimpiadi del 1992 e del 1996. Nonostante sia considerato uno degli atleti più importanti della fine del XX secolo, non gli riuscì mai di vincere un’Olimpiade.
État de perfection è uno studio su Patrick de Gayardon, paracadutista, skysurfer e BASEjumper francese. De Gayardon è ricordato anche come inventore e progettista della tuta alare, che consente di “planare” sul vento, aumentando il tempo di permanenza in volo. Nel 1998, mentre testava alcune modifiche alla sua invenzione, Patrick De Gayardon muore nei cieli delle Hawaii in un lancio di prova.
La figura di Nadia Comăneci è il perno attorno al quale si muovono gli elementi di In forma lucrurilor care trebuie sa vine, che indaga quattro diverse istanze della tensione verso la creazione di un’immagine perfetta. Nadia Comăneci è considerata la più grande ginnasta del XX secolo: fu la prima persona ad aver ottenuto il massimo punteggio, 10, in una competizione olimpionica – e quindi a realizzare un esercizio perfetto.